Il 9 marzo 1908, i 43 soci del Milan Cricket and Football Club, in disaccordo con la politica della dirigenza, che aveva assecondato le autorità e cacciato tutti gli stranieri, fondarono un proprio club e lo chiamarono “Internazionale”. Era aperto a tutti, indipendentemente dalla nazionalità. Così nacque l’FC Internazionale. L’Inter potrebbe essere stata fondata come una squadra per stranieri, ma non è così. Tra i fondatori del club c’erano molti italiani che avevano lasciato il Milan per principio.
L’FCIM (Football Club Internazionale di Milano) fu inventato da Giorgio Mugiani, uno dei giocatori del club dell’epoca, la cui principale occupazione era la pittura. Ma sui colori del club esistono due versioni: la prima è che, dopo la separazione, ci fu un tafferuglio tra Inter e Milan, in seguito al quale gli interisti commemorarono l’evento chiamandosi “d’oro in lividi”, assumendo i colori nero e blu come colori del club.
Fin dalla prima stagione, l’Inter compete con successo con le grandi del calcio italiano. E fin dall’inizio, nella stagione 1909/10, vinse la medaglia d’oro. È vero, non senza polemiche. Il fatto è che l’Inter finì a pari punti con la Pro Vercelli. La Federazione Italiana Gioco Calcio fissò la “partita d’oro” per il 24 aprile 1910. “Alla Pro Vercelli fu chiesto di spostare la data della partita perché quattro giocatori della squadra dovevano partire per la squadra dell’Esercito italiano in quel periodo.
- L’Inter vince il suo secondo campionato esattamente dieci anni dopo. Dopo il ripristino delle attività sportive del club, interrotte all’epoca dalla Prima Guerra Mondiale. L’ultima partita della stagione 1919/20 si giocò a Bologna tra Inter e Livorno, con la vittoria dei nerazzurri per 3-2.
1929/30. La tradizione di vincere lo scudetto ogni dieci anni fu continuata. Questo avvenne con il nome di Ambrosiana, la squadra allora allenata da Arpad Weiss. Tra i giocatori, brillano Alemani, Castelazzi, Poldo, Conti e, naturalmente, il brillante Giuseppe Meazza.
Sfortunatamente, dopo lo scudetto, l’Inter entrò in crisi. La Juventus fu protagonista e vinse i successivi cinque scudetti, mentre i favoriti dell’Inter si accontentarono dell’argenteria.
- Quest’anno la tradizione dello scudetto si interrompe solo negli ultimi anni del decennio. La vittoria risale al 1936, quando Armando Castelazzi, che aveva fallito nella sua prima stagione da allenatore, prese la decisione di apportare seri cambiamenti alla squadra, soprattutto ai ranghi difensivi. Spariscono le vecchie guardie, Villa Guidini, Turki e Sala, sostituiti dal centrocampista Olmi (dal Brescia), dal difensore Setti (dal Bari) e da due interni del Napoli, gli omonimi Nicola e Antonio Ferrari.
- Tutto cambiò quando nel 1960 fu chiamato l’allenatore argentino Elenio Herrera. Il periodo di massimo splendore e le maggiori vittorie dei nerazzurri sono legate al nome di questo sudamericano, che sarà poi soprannominato “Il Mago” e che, tra il 1962 e il 1966, sarà chiamato “La Grande Inter”.
1962/63. Dopo due stagioni faticose da allenatore, l’Inter inizia a guadagnare slancio. Nella stagione 1962/63 arriva il tanto atteso titolo, il primo dell’era “La Grande Inter”. A questo punto va sottolineata l’attività di Herrera in materia di trasferimenti, perché dopo il suo arrivo il tecnico inizia subito a cambiare la squadra, liberandosi dei veterani Skoglund, Angelillo, Firmani e altri, acquistando invece i giovani e promettenti Suarez (il futuro fantasista della Grande Inter), Corso, Pica e Guarneri.
1989 – 2004
Lothar Matthäus con la Coppa UEFA 1991Il vero miglioramento avvenne alla fine degli anni ’80, quando entrarono a far parte della squadra interista i tedeschi Andreas Brehme, Lothar Matthäus (poi vincitore del premio FIFA Player of the Year 1991 e del Pallone d’Oro 1990) e Jürgen Klinsmann.
2004 – 08
Javier Zanetti con 16 scudetti (2008)Roberto Mancini assume la carica di allenatore dell’Internazionale nel 2004. L’arrivo di questo allenatore segna l’inizio dell’era italiana dell’Inter. In quattro stagioni, la squadra vince: tre scudetti consecutivi, due Coppe Italia e tre Supercoppe italiane (!).
2011-2012. La vita dopo Mourinho
Il 10 giugno 2010 il club ha annunciato l’ingaggio dell’allenatore spagnolo Rafael Benitez per sostituire lo specialista portoghese che aveva assunto la guida del Real Madrid. Tuttavia, l’ex allenatore del Liverpool non dura a lungo: il 23 dicembre dello stesso anno viene espulso per gli scarsi risultati ottenuti. Tra l’altro, l’Inter ha vinto la Coppa del Mondo per Club durante il regno dello spagnolo.
Il 24 dicembre 2010 il brasiliano Leonardo, ex dirigente dei rivali storici nerazzurri, è stato nominato allenatore dell’Inter. All’inizio dell’anno è stato acquistato Andrea Ranocchia e Giampaolo Pazzini. Sotto il brasiliano, l’Inter ha raggiunto i quarti di finale della Champions League, dove ha subito una sconfitta molto delicata per mano dei tedeschi dello Schalke. Perde la lotta per lo scudetto a favore del Milan. Come consolazione, i nerazzurri vincono la Coppa Italia. Il 1° luglio 2010 viene rescisso il contratto di Leonardo e al suo posto subentra Gian Piero Gasperini.
L’Inter conclude la stagione 2012/2013 in modo tragico. Si è ritirata dagli ottavi di Europa League, è uscita dalla Coppa Italia in semifinale e ha terminato la Serie A al… nono posto. In estate arriva a Milano un nuovo allenatore, Walter Madzarri. Diversi giocatori hanno salutato il club, tra cui Dejan Stankovic, una delle figure più importanti degli ultimi anni. Il nuovo tecnico ha abituato la squadra a giocare con tre difensori. A Natale, l’Inter aveva subito solo due sconfitte in campionato, ma spesso aveva pareggiato contro squadre contro cui era nettamente favorita.